by DOGALIZE, 27.06.2017

Valeria Dall’ Oca è una donna di 44 anni che tre anni fa ha deciso di dedicare la sua vita ad aiutare e a salvare gli animali che altri hanno abbandonato, rifiutato o peggio maltrattato. Così ha trasformato la residenza a Prunarolo (una frazione di Vergato, in provincia di Bologna, situata circa 600 metri sopra il paese), un tempo dei suoi nonni, e il suo terreno circostante in un rifugio e ricovero per animali dei più vari generi: cavalli, asini, gatti, cani, galline, oche, maiali e capre; insomma chiunque ne abbia bisogno viene accolto e accudito con ogni cura e affetto.
Un’opera di bene che, razionalmente, non dovrebbe dare fastidio a nessuno né tanto meno creare nemici e episodi di violenza. Eppure non è così. In un paesino sugli Appennini, fatto di poche case attorno ad un solo incrocio, in una cascina che era la vecchia locanda dove i nonni di Valeria davano ospitalità ai viandanti, c’è chi vuole male a lei e ai suoi animali. Troppi i ritrovamenti di cuccioli uccisi.

Va avanti ormai da ormai più di un anno una serie di assurdi e macabri episodi ai danni della fattoria, degli animali e dell’animalista, presidente di un Movimento per la tutela dell’ Ambiente.
I tentativi di intimidazione si sono susseguiti uno più brutale dell’altro e Valeria Dall’ Oca, che gestisce da sola questa oasi per gli animali, confessa di avere paura. Dapprima le hanno tagliato l’ acqua, quindi le hanno ucciso a bastonate cinque galline e un gallo, poi avvelenato tre gatti, massacrato un capretto di un mese rompendogli la colonna vertebrale. Infine lo scorso 28 maggio è avvenuto l’episodio più macabro di cuccioli uccisi: la donna si è ritrovata sull’ uscio di casa i resti di un gattino bianco di appena qualche mese, deposti in una ciotola sopra i croccantini. A giudicare dal taglio degli arti e dalla decapitazione ha subito capito che si trattava di un delitto compiuto dall’ uomo.

Anche in seguito a quest’ultimo episodio Valeria ha sporto denuncia presso la Stazione dei Carabinieri di Vergato, e la notizia si sta diffondendo. Ha portato delle foto del gattino massacrato e non si stanca di sollecitare le indagini che i carabinieri hanno avviato, anche perché le intimidazioni continuano: «Lmail che ho mandato ai carabinieri con le foto sono sparite dal mio computer. Sono sicura di non averle cancellate io per sbaglio», afferma Valeria.
denunciare questi episodi e a sostenere la donna è anche il deputato alla Camera del Movimento 5 Stelle Paolo Bernini, che ha contattato i ministeri della Giustizia e della Difesa. Tuttavia ancora nessuno risulta indagato. Valeria ha dei sospetti ma preferisce non fare nomi. Di certo c’è che non ha nessuna intenzione di andarsene: “Questa è la terra della mia famiglia, che negli ultimi giorni ha ricevuto la solidarietà di diverse associazioni animaliste”.

https://www.dogalize.com/it/2017/06/cuccioli-uccisi-intimidazione-vergato/

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